"Gli Aztechi coloravano con colori sgargianti i tessuti, spesso finissimi, che fabbricavano col cotone, coltivato in abbondanza nelle regioni più calde del paese. Conoscevano anche l'arte di mescolare in questi tessuti il cotone coi peli delicati del coniglio e di altri animali, in modo da produrre una stoffa molto bella, calda e originale. Questa soffa era poi arricchita spesso con ricami raffiguranti uccelli, fiori e altri disegni di fantasia. Ma l'arte che più apprezzavano era quella piumaria, cioè l'arte di lavorare le piume, i cui magnifici effetti rivaleggiavano coi più bei mosaici. Lo splendido piumaggio degli uccelli tropicali, in particolare delle varie specie di pappagalli, offriva loro la più grande varietà di colori; e la fine peluria degli uccelli mosca, che i boschetti di caprifogli attirava a sciami, forniva tinte di una dolcezza aerea, che davano a questo genere di pittura una raffinatezza deliziosa. Le piume incollate su un bel tessuto di cotone, componevano inoltre splendide toilettes per le ricche azteche"
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