cultura barocca
Inf. B. E. Durante

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<Il Colera in Europa si manifestò in vari anni = in Italia a prescindere da quella sopra citata del 1835 si rammentano le pandemie del 1848, del 1854, del 1866 e del 1884 (con uno strascico sino al 1893) = per un esatto dimensionamento dei luoghi di diffusione e delle pandemie in Italia e non (compresi gli anni di persistenza delle pndemie) vedi qui nel sito informatico Pediatria on Line l'articolo Storia del Colera -da consultare integralmente per la completezza informativa- ove ha scritto con estrema competenza e documentazione bibliografica il dott. Antonio Semprini
A Genova e in Liguria si presentò in tutti questi casi tra cui nella cultura e spiritualità popolare spicca la figura del PADRE SANTO ALIAS IL CAPPUCCINO FRANCESCO MARIA nativo di CAMPOROSSO (IM) ma attivo a lungo nella città di GENOVA ove esercitandovi il suo apostolato , venendo ammirato da tutti, appunto nel 1866 secondo quanto pubblicato, giudizio qui celere del DU JARDIN (in altri scritti del medesimo più ampiamente specificato) non esitò a sacrificarsi nell'aiuto ai bisognosi morendo a causa del colera..
CENNI BIOGRAFICI
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San Francesco Maria da Camporosso, al secolo Giovanni Croese (Camporosso, 27 dicembre 1804 – Genova, 17 settembre 1866), è stato un religioso italiano, appartenente all'Ordine dei frati minori cappuccini, proclamato santo da papa Giovanni XXIII nel 1962. San Francesco Maria nacque da Anselmo Croese e da Maria Antonia Garzo nel paesino di Camporosso ubicato nella riviera ligure di Ponente, oggi provincia di Imperia. Da ragazzo fu d'aiuto al padre nella cura del loro piccolo gregge e nel faticoso lavoro di contadino. Nel 1816 prese la prima comunione. Colpito da malattia fu portato dai genitori al santuario della Madonna di Laghet presso La Trinité (Alpi Marittime) e guarì. La cella del Padre Santo ricostruita (2009) a fianco della sua cappella nella chiesa della Santissima Concezione a Genova Sin da giovane frequentò i francescani, e il 14 ottobre 1822 si fece terziario, con il nome di frate Antonio, nel convento dei frati minori conventuali di Sestri Ponente. Insoddisfatto di questa scelta, nell'autunno del 1824 fuggì a Voltri, dove, con il nuovo nome di fra Francesco Maria, rimase quasi tre anni come postulante. Si distinse per il suo spirito di carità fino a dare ai poveri il proprio cibo, contentandosi per sé degli avanzi che trovava. Egli non era nuovo a tali gesti; infatti, quando era molto piccolo, durante un viaggio con suo padre, aveva regalato a un suo coetaneo povero il vestitino nuovo appena acquistato. Nel 1825 iniziò l'anno di noviziato presso il convento cappuccino di S. Barnaba in Genova come fratello laico e il 17 dicembre compì la vestizione; esattamente un anno dopo emise la professione religiosa. I superiori del convento, nonostante la giovane età, lo destinarono subito alla casa principale della Provincia, presso il convento della SS. Concezione di Genova, dove svolse l'attività di questuante dopo aver dato aiuto in cucina e in infermeria. Iniziò quest'uffizio nel 1831, come aiutante questuante "di campagna" per la vallata del Bisagno. Nel 1834 gli fu affidata la "questua di città" e nel 1840 assunse l'incarico di "capo-sportella", ossia responsabile di tutti i fratelli questuanti. Rimase presso il convento della Santissima Concezione di Genova dal 1827 sino alla morte. Le sue doti di altruismo gli permisero di intervenire, con aiuti tempestivi e continui, a sostegno delle famiglie in difficoltà, particolarmente quelle dei marinai e degli emigrati in America, guadagnandogli l'appellativo di Padre Santo. Estremamente rigido con se stesso, si infliggeva penitenza: dormiva su nude assi; si accontentava solo di tozzi di pane inzuppati in acqua calda; vestiva abiti rozzi e rattoppati; lo si vedeva sempre a piedi nudi, in convento come per le vie della città. Morì nel 1866, durante un'epidemia di colera scoppiata nell'agosto di quell'anno, che lo vide in continua fervida preghiera a favore dei bisognosi per alleviarne le pene.
Il culto
L'urna con il corpo di San Francesco Maria da Camporosso, chiesa della Santissima Concezione a Genova. Dopo la morte i fedeli continuarono a ricorrere a lui con devozione filiale e furono molte le dichiarazioni di grazie e miracoli attribuite alla sua intercessione. Nel 1911 le sue spoglie vennero traslate dal cimitero di Staglieno al complesso conventuale della Santissima Concezione, in cui aveva trascorso la sua vita e dove tuttora riposa, esposto alla venerazione dei fedeli, in una cappella adiacente alla chiesa. La causa di beatificazione fu introdotta il 9 agosto 1896 e completata il 30 giugno 1929 da papa Pio XI. Fu proclamato santo da Papa Giovanni XXIII il 9 dicembre 1962. Il calendario dell'Ordine dei frati minori cappuccini onora la memoria di San Francesco Maria da Camporosso il 19 settembre.

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