" Diodata Saluzzo Roero [Torino, 31 luglio 1774 (questa è la data indicata nella biografia dell'Accademia delle Scienze di Torino e in Enciclopedie on line = riferimenti e link in collegamenti esterni. La voce della Enciclopedia Italiana - collegamenti esterni - riporta il 31 luglio 1775 ] – Torino, 24 gennaio 1840) è stata una letterata, scrittrice e poetessa italiana.
Figlia di Jeronima Cassotti e Giuseppe Angelo Saluzzo di Monesiglio (nel 1758 fondatore con Lagrange della Società Scientifica Torinese), all'età di 12 anni inizia a comporre poesie apprezzate da molti uomini illustri dei suoi tempi come Ugo Foscolo, Giuseppe Parini, Vittorio Alfieri e Vincenzo Monti.
Studiò con Carlo Denina, Silvio Balbis e Tommaso Valperga di Caluso, e continuò la sua attività letteraria a 20 anni con un poema epico in ventiquattro canti e in ottava rima dal titolo Amazzoni e
successivamente col poemetto Rovine, per cui ebbe elogi di Alessandro Manzoni e venne portata ad esempio nel suo genere da Ludovico Di Breme. Diventata membro dell'Accademia dell'Arcadia (dove venne chiamata Glaucilla Eurotea) e dei Pastori della Dora, nel 1799, a venticinque anni, sposò il conte Massimiliano Roero di Revello, che morì tre anni dopo.
Tornata a scrivere, compose Erminia, Tullia e Ipazia ovvero delle filosofie e, nel 1823, la tragedia storica Il castello di Binasco .
Grazie ai suoi fratelli, le poesie vennero raccolte e pubblicate postume. Morì a Torino nel 1840 e fu sepolta nella cappella di famiglia posta nella chiesa di San Bernardino a Saluzzo.
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Opere
Al vescovo eletto di Casale monsignor Carlo Ferrero della Marmora, Torino, dalle stampe d'Ignazio Soffietti), 1796?
In morte dell'eminentissimo cardinale Vittorio Baldassarre Costa d'Arignano arcivescovo di Torino , Torino, dalle stampe d'Ignazio Soffietti, 1796.
Versi di Diodata Saluzzo fra gli Arcadi Glaucilla Erotea , Torino, dalle stampe d'Ignazio Soffietti, 1796.
L'armonia canzone di Diodata Saluzzo Rovero Revello fra gli Arcadi Glaucilla Eurotea , Torino, dai tipi di Onorato Derossi, 1801.
Melpomene. Elegia di Diodata Saluzzo Roero in morte di Vittorio Alfieri , Torino, dalla Stamperia di scienze ed arti, 1804.
Circe e Pico. Cantata per musica di Diodata Saluzzo-Roero , Torino, dalla Stamperia Municipale, 1808.
Di Diodata Saluzzo Roero di Revello. Elegia. In morte del padre , Torino, coi tipi di Felice Galletti, 1813.
A Genova. Canzone di Diodata Saluzzo Roero contessa di Revello , Genova, stamperia Pagano, 1815.
Due tragedie inedite (Erminia, e Tullia) di Diodata Saluzzo Roero, Torino, vedova Pomba e figli stampatori e librai, 1817.
La corona di quercia nella Grotta di Sant'Andrea presso Nizza. Ode della signora contessa Diodata Saluzzo Roero di Revello... , Nizza, presso la Società tipografica, 1821.
Aimone ed Agila Canto di Diodata Saluzzo , Torino, presso Giacinto Marietti, 1823.
Il castello di Binasco. Novella inedita di cui li principali avvenimenti ed i personaggi sono tratti dalla storia del 1360 dalla contessa Diodata Saluzzo , Firenze, dalla tipografia e calcografia goldoniana, 1823.
Ipazia ovvero delle filosofie. Poema di Diodata Saluzzo Roero , 2 voll., Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1827.
Novelle di Diodata Saluzzo Roero , Milano, per Vincenzo Ferrario, 1830.
La Sibilla. Ode di Diodata Saluzzo Roero, Torino, dalla Stamperia Reale, 1833.
Poesie postume di Diodata Saluzzo aggiunte alcune lettere d'illustri scrittori a lei dirette , Torino, Tipografia Chirio e Mina, 1843.
Bibliografia
Dizionario delle grandi figure femminili , in " Historia " n. 264 febbraio 1980, a cura di M. Zaniboni, ed. Cino del Duca.
Marziano Guglielminetti e Paola Trivero (a cura di), Il Romanticismo in Piemonte: Diodata Saluzzo. Atti del Convegno di studi , Saluzzo, 29 settembre 1990, Firenze, L. S. Olschki, 1993."
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