cultura barocca
INFORMATIZZAZ. B. DURANTE

Da un'immagine ottocentesca, attraverso la vegetazione dei giardini Winter, si può qui vedere come appariva la CHIESA DELLA MADONNA DELLA RUOTA. Oggi ridotta a ruolo di CAPELLA [apre solo per le feste del 25 marzo e del 5 agosto. Dopo la chiesa, una ripida strada (Via Madonna della Ruota, 34) scende al villaggio turistico della Baia della Ruota, confinante con l'antico giardino Winter] la CHIESA ebbe un ruolo antico nella storia di Bordighera venendovi eretta quale uno dei principali COMPLESSI RELIGIOSI CON FINALITA' ASSISTENZIALI nel XIII secolo se non in epoca anteriore. Il complesso religioso di "SANTA MARIA DELLA RUOTA" era stato peraltro eretto in un luogo strategico per vari aspetti, in prossimità di un'insenatura estremamente riparata e idonea agli approdi, vicino ad una sorgente di acqua termale solforosa curativa, in prossimità di una costa idonea a fornire ospitalità e di un mare straordinariamente protetto e pescoso.
L'ospedale della "Ripa Nerviae ad Rotam" ("De Rota" o "ad Rotam" continua forse per estensione il latino "Rota" nel senso di "giro di costa" come ha sostenuto G. Alessio nel "Panorama di Toponomastica italiana" (Napoli, 1959, pp. 12-14) sotto il Patronato dei Doria e quindi sotto il Capitanato di Ventimiglia, continuò ad espletare i suoi compiti fino ad occupare una discreta area territoriale, ove gradualmente sorse un microinsediamento. Per esempio il notaio Ugo Botaro avea fatto un lascito testamentario (come risulta da un documento del de Amandolesio) già il 29-XII-1258, di 10 lire di genovini o lire genovesi per l'ospedale o chiesa di Santa Maria de Rota...al fine di acquistare materassi per il riposo dei poveri, dei malati e degli stanchi viandanti": da ciò si ricava che, per la coscienza comune del XIII secolo, quel sito svolgeva un ruolo di una certa importanza assistenziale. Questi sono forse i dati più esaurienti su un'area piuttosto estesa (dalla "Madonna della Ruota" ad Ospedaletti ed ancora a COLDIRODI) a riguardo della quale son poi fiorite storie che hanno coinvolto i Cavalieri Gerosolimitani od OSPITALIERI destinato ad assumere poi il nome di "Ordine dei Cavalieri di Rodi" e poi di "Cavalieri di Malta" . COLDIRODI è comunque località su cui ancora molto è da indagare visto che sussistono ampi margini di ricerca: e nonostante il centro sia stato in rapporto spesso competitivo e non sempre di inferiorità con Sanremo come accadde nel 1753 e per quanto la storia del borgo abbia spesso interagito tanto con quella di Bordighera che di Ospedaletti e Sanremo soprattutto nel XVII secolo quando esso divenne, anche perché poco difeso, uno dei bersagli preferiti dei pirati turcheschi che vi venivano a far razzia e a catturare schiavi. I CAVALIERI DI RODI, cui da qualcuno è stata attribuita l'erezione della chiesa della Rota o Ruota, in realtà non ebbero niente a che fare con essa, già tanto antica nel XIII sec., dato che essi rappresentarono solo una tarda emanazione degli OSPITALIERI O CAVALIERI GEROSOLIMITANI che, impadronitisi dell'isola di Rodi, nel 1310 presero nome proprio da quest'ultima, fino alla loro trasformazione in CAVALIERI DI MALTA nel 1522.