OLIVETTA S. MICHELE

A circa l5 km. da Ventimiglia, s'incontra questo paese della val Bevera. Su un'altura sovrastante il T0RRENTE BEVERA, e quasi sotto gli splendidi "orrori" di MONTAGNE dai connotati foscoliani, sta OLIVETTA, il borgo principale che fu capoluogo di un insieme di nuclei: Piena, Libri, San Michele e Bussaré: dopo le vicende dell'ultimo conflitto mondiale e il nuovo assetto dato alle frontiere il paese si compone però, oltre che del centro di OLIVETTA anche dell'importante insediamento di S.MICHELE e dalla frazione di FANGHETTO.
Questo agglomerato, antico feudo dei conti di Ventimiglia e del vescovo di Grasse andò a costituire una comunità che, nel 1862, prese il nome di Penna. "Il nome attuale (quel lo congiunto di "Olivetta San Michele", come dal 1890 per regio decreto 6700) è costituito dalla giustapposizione del nome di due frazioni, borghi agricoli di formazione relativamente recente e privi di documentazione storica. San Michele ricorda il culto del santo cui è intitolata la chiesa del centro vicino più importante (Sospello, oggi Sospel). Forse Olivetta era in origine un collettivo plurale neutro oliveta dalla diffusa coltivazione dell'ulivo nella zona, ed è stato poi erroneamente interpretato come diminutivo femminile in -etta" (G. Petracco Sicardi in Dizionario di Toponomastica, Utet, Torino, l990, s. v. Olivetta San Michele).
In antico i borghi della comunità furono disposti su un territorio d'importanza strategico-economica: Penna si trova su un importante valico di trontiera della Repubblica Genovese in rapporto con la principale Strada del Sale.
Quando Penna, per scelta della Repubblica di Genova, fece ostacolo al commercio, si scrisse una pagina importante della storia di Olivetta e terre vicine.
Cominciarono lotte e tentativi di conquista da parte dei Savoia che intendevano impossessarsi del valico.
Le tappe principali di queste battaglie sono 3: nel 1451 il brigante Giovanni Bondetto, di Sospello, con 100 uomini, occupò borgo e castello. A questa vittoria dei Savoia seguì l'intervento del Signore di Dolceacqua, che catturò il brigante e mise fine all'assalto. Un secondo attacco fortunato sabaudo si ebbe nel 1625: riuscì per il tradimento di un castellano, sì che il borgo e il castello giunsero ai Savoia.
In epoca successiva Genova riprese possesso dei territori: gli scontri tra i Savoia e Genova non cessarono: nel 1672 Penna subi 3 altri assedi. L'ultimo fu di 5 giorni e finì con la ritirata dei Savoiardi, una volta che, su altro fronte, presero Oneglia e il col di Nava come vie di transito per i loro commerci.
Nei secoli seguenti Penna mutò il nome in Piena, e cosi rimase fino al 1890.
Da questi tempi Piena perse la sua identità storica: divenendo frazione di quella che è ora Olivetta San Michele.
Il comune di Olivetta è un centro piccolo ma importante per la vallata. Nel paese e nei dintorni sono conservate opere artistiche di un certo rilievo. Tra queste si cita l'antica parrocchiale di S.Antonio da Padova. piu volte ricostruita, e il ponte romano a Fanghetto. Transitando su una carrozzabile o a piedi su una mulattiera scavata nella roccia, si raggiungono i resti del castello medievale.