inform. B. Durante

La chiesa di APRICALE di S. PIETRO IN ENTO era una chiesa "extra moenia" cioè fuori delle mura alla maniera consueta per le strutture di tipo monastico (si veda l'analogo caso del CONVENTO DOLCEACQUINO DELLA MUTA. Per S. Pietro come per S.Maria il toponimo popolare sviluppatisi "IL CONVENTO" sembra veicolare un referente concreto, assai più competente di un nome di santo, il "CONVENTO" come la "CASA DEI FRATI". S. MARIA è pure identificata come S.MARIA DELL?ULIVETO sorgendo quasi al centro di un tale tipo di coltura tipicamente benedettina. S. PIETRO come si vede dall'immagine quasi si perdeva invece all'INTERNO di un bosco di castagni: alla maniera monastica si potrebbe spiecare la specificazione "IN ENTO" o "DE ENTO" come "IL CONVENTO CHE STA DENTRO IL BOSCO". Cosa peraltro non insolita visto che per la coeva S. MARIA ASSUNTA DI CASTELVITTORIO, sita al centro di uno storico NOCETO, l'etimologia popolare ha coniato il toponimo qualificante "DE NOGARETO" trasposizione da un latino grasso che sta per indicare la "CHIESA SITA ALL'INTERNO DEL NOCETO" (anch'essa, ben si intende, al pari delle consorelle "CHIESA EXTRA MOENIA").

IMMAGINE TRATTA DA "LA CASANA", 1999 - 4 (RIVISTA "CARIGE", ARTICOLO DI A. LEONARDI, LE CHIESE ROMANICHE DELLA VAL NERVIA)