INFORMATIZZAZ. B. DURANTE

La vista del borgo, che si eleva su un poggio volto a sud, senza dubbio suggerisce subito una etimologia abbastanza semplice, che ne fa derivare il nome dal latino apricus (nel senso appunto di "solatio", "soleggiato", "esposto al sole"). Stando alla glottologa Anna Maria Petracco Sicardi (in Dizionario di Toponomastica - storia e significato dei nomi geografici italiani, UTET, Torino, 1990, sotto voce "Apricale") questa suggestiva e poetica interpretazione urterebbe contro una sostanziale difficoltà nell'esito -vr- (e non -br- come accade nel dialetto del luogo: abrigu) del gruppo pr-. La stessa autrice ipotizza quindi che, in alternativa, si potrebbe avanzare l'idea che alla base del toponimo originario vi sia stato àvregu, nel senso di "pietra dura", esito che si replica nel dialetto della vicina località di Pigna nella alta valle del Nervia: per la formazione si rimanda poi a soluzioni del genere Groppallo da groppo.
Come si vede anche questa postulazione della Petracco Sicardi lascia aperti i suoi punti interrogativi: la studiosa si rivela però assai utile, a differenza di molti ricercatori che l'hanno preceduta, in quanto, seppur sinteticamente propone, sui documenti, una possibile evoluzione del toponimo. La forma più antica da lei riscontrata è quella di Avrigallo che risulta citata in un documento del monastero di Lerino risalente al 1092: lo stesso esito compare poi in documenti pubblici del 1166 e del 1246. Nel XIII secolo però, gradualmente, il toponimo subì delle alterazioni, venendo corretto in Apricalo e Apricalis: questo a detta delle ricercatrice in quanto gli esiti dei suffissi in -allo (dal latino anulum) avevano preso sempre più nella dizione del luogo a coincidere con la forma vrigar