Il nome di PIGNA deriva alla città medievale di SANREMO dalla forma
caratteristica, con le case aggrappate alla collina che
formano quasi un agglomerato a scaglie. Inoltre presso la porta di San Giuseppe si trova una FONTANA DECORATA A "PIGNA" che è
simbolo del
quartiere. Sopra la porta
esiste ancora la caditoia a tre bocche da cui si colava
acqua e olio bollente sugli assalitori. Nei secoli mura e case hanno
sopportato attacchi di ogni tipo, dall'assalto dei
pirati turcheschi ai bombardamenti bombe del II conflitto mondiale: le VIE STRETTE, tuttora esistenti (i mitici CARRUGI) rappresentavano passaggi facili da difendere anche ad opera di pochi uomini ben agguerriti visto che il nemico, per quanto numeroso, vi poteva far passare solo pochi soldati alla volta, spesso esposti al tiro incrociato di armi diverse, ora dalle case ora dai ripari degli androni, delle volte e degli scuri. Tra l'altro queste
dimore hanno ospitato anche personaggi importanti: in via Palma,
al numero 21 sorge l'antica casa dei Manara,
scelta nel 1538 per alloggiare papa Paolo III in
viaggio per Nizza, mentre al numero 18 di via Monta
soggiornò Napoleone Bonaparte, all'epoca in cui
il palazzo apparteneva ai conti Sapia Rossi.
Tutto il quartiere, con i frequenti passaggi coperti, le
silenziose piazzette, le case a schiera sostenute dai
tipici contrafforti, è una sequenza di sorprese
per il visitatore. Vi si può visitare il "palazzo del Capitolo", nella
piazza omonima, un tempo sede del governo cittadino, e la
cisterna pubblica che raccoglieva l'acqua potabile.
La chiesa di San Giuseppe è inoltre
interessante per la particolarità degli arredi: l'altare
maggiore, realizzato a fine Ottocento, è opera di gusto
eclettico, quello del presbiterio era fino agli anni '50
un abbeveratoio per cavalli, mentre il fonte battesimale
è stato ricavato da un antico pozzo da giardino.
FOTO DA REPERTORIO PROMOZIONALE