L'INCISIONE FU STAMPATA NEL VOLUME [IN BIBLIOTECA APROSIANA] DI BARNABA CASERIO INTITOLATO DISCORSO IN LINGUA GENOVESE DOPO LA ELETTIONE DEL SERENISSIMO DUCE DI GENOVA, NON DATATO DAL TIPOGRAFO [GLI "EREDI DI GIROLAMO BARTOLI"] MA CERTAMENTE DEI PRIMI DEL '600 DATO IL CONTESTO CHE RAPPRESENTA. NEL LIBRETTO VIENE CELEBRATA L'ELEZIONE A DOGE DI ANTONIO CEBA O CEBA' VERSO I PRIMI ANNI DEL XVII SECOLO: L'INCISORE RAPPRESENTA QUI IN TUTTA LA SUA SOLENNITA' IL "SENATO" O "COLLEGIO DEGLI ANZIANI" DURANTE UNA DI QUELLE SUE SEDUTE CHE COSTITUIVANO LA SUMMA DELLA POLITICA GENOVESE. VI SI RICONOSCONO IN POSIZIONE DOMINANTE E CENTRALE IL "DOGE" ED AI SUOI LATI I DODICI SENATORI I CUI NOMI SONO PUNTUALMENTE REGISTRATI NEL POEMETTO DEL CASERIO [PER VARI ASPETTI IL "CONSIGLIO MINORE" ERA LA SUBLIMAZIONE DEI NUMEROSI "CONSIGLI DEGLI ANZIANI", CIOE' DEGLI ESPONENTI DELLA NOBILTA' LOCALE DEL DOMINIO DI GENOVA, IN ANTITESI COI MEMBRI DEL PARLAMENTO IN CUI TROVAVASPAZIO L'ELEMENTO POPOLARE O "UNIVERSITA' DELLE GENTI", CHE SOPRATTUTTO IN ANTICO, MANCANDO DI SEDE AL COPERTO, SI RIUNIVA SUI SAGRATI DELLE CHIESE E NEGLI SPAZI APERTI NON ESCLUSI GLI ALVEI DEI FIUMI E/O TORRENTI IN SECCA