"QUATTROCENTESCA RIFONDAZIONE DI BORDIGHERA"

Il 2-IX-1470 (notaio Antonio Corrubeo) alcuni capofamiglia (in gran parte di Borghetto e Vallebona), col consenso dello Stato, radunatisi nella parrocchiale di Borghetto, non realizzarono una vera e propria "fondazione" di Bordighera ma una solenne "rifondazione" in VIII "villa" intemelia, erigendo strutture insediative su un'area, al momento deserta ma in cui stavano ruderi di un passato neppure remoto e dove era già esistito un insediamento censito nel focatico provenzale del '300. Le difficoltà per chiarire ciò furono dovute alla perdita dell'atto originario ed alla necessità di ricostruirlo con documenti di seconda mano.
B. Durante e F. Poggi hanno individuato nell'"Archivio di Stato di Genova" ("Magistrato delle Comunità" n.858) una seicentesca trascrizione dell' originale ad opera del notaio M.Antonio Lamberto (si rinvenne pure un atto, come quello del Lamberto, trascritto il 6-VIII-1708 dal notaio G. Maria Bellomo che consultò l'originale ora perso: B.DURANTE-F.POGGI, Nuovi documenti sulle origini e la storia di Bordighera in "Rivista Ing.Intem.", 1983, n.3-4).
Data la correttezza pubblica e legale delle trascrizioni notarili si può proporre l'atto del Lamberto (che parla di 32 e non di 31 fondatori di Bordighera) come atto probante l'erezione ufficiale della villa di Bordighera:
"In nome del Signore Amen. Resti ben noto a tutti quanti, sia come singoli individui sia al pari di gruppo e collettività, ed a quanti peraltro avranno occasione di leggere od ascoltare il contenuto del suddetto documento che ai seguenti impegni, accordi e stipulazioni sono concorsi i seguenti capifamiglia:
Lazarus Taronus, Antonius Conradus, Siretus Vialis, Lucas Rubeus, Antonius Rubeus q.
[figlio del fu] Bartolomei, Joannes Paranca [figlio di] Georgii, Guliermus Carbonus, Franciscus Ricobonus, Petrus Ricobonus, Georgius de Plana, Nicolaus de Plana, Petrus Jancherius q.[figlio del fu] Francisci, Bertinus Jancherius, Vicentius Bandetus, Monetus Parancha, Ludovicus Jancherius q.[figlio del fu] Francisci, Bartholomeus Traytellus, Ludovicus Balucus, Cristophorus Cataneus, Stephanus Lucas [figlio di] Massimini, Antonius Rubeus [figlio di] Oberti, Joannes Conradus [figlio di] Antonij, Joannes Rubeus [figlio del fu] Andreae, Leonardus Ardissonus, Guliermus Bandetus, Guliermus Conradus, Joannes Approsius [figlio del fu] Thelami, Bartholomeus Rolandus, Rainerius Paranca, Petrus Jancherius [figlio di] Pellegri, Petrus Jancherius [figlio di] Christophori e Antonius Taronus [per un totale di 32 capifamiglia fondatori].
Resti pertanto noto che i soprascritti si sono reciprocamenti fatta promessa d'edificare un luogo
[con "luogo" si indicava un centro minore] nel territorio di Ventimiglia nel sito detto "la Bordighea", procedendosi precisamente nei lavori dalla via pubblica verso mare e dalle proprietà degli eredi del defunto signor Barnaba Corrubeo canonico di Ventimiglia sin alla terre dei già menzionati Giorgio e Nicolò de Plana laddove sta "Lo Pozo" [il pozzo]; intorno a siffatto Pozo verrà quindi costruita una parete alta grossomodo venti palmi che rappresenterà la cinta del borgo: inoltre si edificheranno delle abitazioni prossime a questa cinta muraria ed altre ancora dovranno farsi in simile luogo per la lunghezza di ventotto palmi e la larghezza di venti. Le pareti di queste case, dell'altezza massima di dodici palmi, saranno quindi erette da questo momento entro i due prossimi anni a venire con spese comuni...redatto nella chiesa di S. Nicolò di Borghetto nell'anno del Signore 1470, indizione III, al giorno secondo del mese di settembre essendo presenti i testimon Petro Ganserra, Johanne Balauco q. [del fu] Antonio cittadini Ventimigliese e Johanne Grosso de Sancto Romulo chiamati e convocati a tutto ciò....Estratto in ogni sua parte da una consimile copia autentia ricavata dai protocolli dei documenti del defunto Signor notaro Antonio Corrubeo, copia peraltro sottoscritta dal fu Signor Giovanni Antonio Corrubeo figlio del defunto Antonio, di professione notaio in Ventimiglia.....Marco Antonio Lamberto notaro".