cultura barocca
Inf. B. Durante Pasquale Paoli nacque a Stretta di Morosaglia, figlio minore di Dionisia Valentini e di Giacinto Paoli, che aveva guidato i ribelli corsi nella lotta contro il dominio di Genova. Pasquale seguì suo padre in esilio nel 1738, combattendo con onore nell'esercito del Regno di Napoli. A Napoli compì alcuni dei suoi studi e seguì le lezioni di Antonio Genovesi.
Al suo ritorno in Corsica, il 29 aprile 1755, divenne comandante in capo delle forze ribelli (Generale della Nazione Corsa)ispirandosi a siffatto suo proclama "Siamo Còrsi per nascita e sentimenti, ma prima di tutto ci sentiamo Italiani per lingua, costumi e tradizioni... E tutti gli Italiani sono fratelli e solidali davanti alla Storia e davanti a Dio... Come Còrsi non vogliamo essere né servi e né "ribelli" e come Italiani abbiamo il diritto di essere trattati uguale agli altri Italiani... O non saremo nulla... O vinceremo con l'onore o moriremo con le armi in mano... La nostra guerra di liberazione è santa e giusta, come santo e giusto è il nome di Dio, e qui, nei nostri monti, spunterà per l'Italia il sole della libertà"[Pasquale Paoli, Siamo corsi per nascita e sentimenti...", a cura di Gruppi di azione irredentista corsa, presidenza provinciale di Cagliari, Cagliari, Tipografia industriale di E. Granero, 1941]
(Pasquale Paoli a Napoli nel 1750) Nello stesso anno, a novembre, fu proclamata l'indipendenza della Corsica, che si dotò di costituzione, amministrazione, sistema giudiziario ed esercito. Dopo una serie di attacchi riusciti, cacciò i genovesi da tutta l'isola, escluse alcune città costiere. Quindi si dedicò a riorganizzare il governo, introducendo varie riforme. Fondò un'università a Corte, dove si insegnava in lingua italiana. Nel 1767 strappò anche l'isola di Capraia al controllo di Genova che, in crisi, fu costretta a cedere i diritti sulla Corsica alla Francia, la quale invase in forze l'isola con il proposito di farne un possedimento personale di Luigi XV.
Per due anni Paoli, le cui idee si guadagnarono l'approvazione di filosofi come Voltaire, Raynal e Mably, lottò contro i nuovi invasori, finché nel 1769 venne sconfitto dalle più numerose forze del conte de Vaux, e costretto a rifugiarsi in Gran Bretagna, dove il 15 giugno 1778 fu iniziato in Massoneria nella Loggia "Le Nove Muse N° 325" a Londra, giungendo fino al 33º grado. Nel 1789 si recò a Parigi con il permesso dell'Assemblea Costituente, e fu rimandato in Corsica con il grado di generale.
Dopo un esilio di vent'anni, prese parte alla Rivoluzione francese. Richiamato nel 1790 nella sua patria, il suo viaggio da Parigi alla Corsica fu una vera marcia trionfale: accolto favorevolmente in particolare da Lafayette, egli venne ricevuto il 22 aprile 1790 dall'Assemblea nazionale e in quell'occasione fu ammesso al Club dei Giacobini, allora presieduto da Robespierre. Re Luigi XVI lo nominò governatore dell'isola.
Ritornò in Corsica il 14 giugno 1790 sbarcando a Macinaggio, dove fu accolto trionfalmente dal popolo. L'11 settembre 1792 fu promosso al rango di tenente generale.
Nel 1793, dopo aver partecipato alla fallita invasione della Sardegna, disgustato dagli eccessi della Rivoluzione francese e accusato di tradimento dalla Convenzione, dopo l'occupazione inglese dell'isola convocò un'assemblea presso Corte con lui stesso come presidente separando formalmente la Corsica dalla Francia.
Quindi offrì la sovranità dell'isola al governo britannico ma, non ricevendo sostegno da questo e non ottenendo il titolo di viceré, fu costretto ad andare nuovamente in esilio, e la Corsica, riconquistata dal Direttorio, divenne un dipartimento francese.
Nel 1796 si ritirò a Londra, dove morì undici anni più tardi nel 1807. Venne sepolto nella chiesa anglocattolica di St Pancras Old Church nel borgo londinese di Camden e nel 1889 i suoi resti mortali tornarono nel suo paese natale [DA WIKIPEDIA ENCICLOPEDIA LIBERA ON LINE]