cultura barocca
informat. B. DURANTE In epoca romano imperiale la grande evoluzione della tecnologia e dell'arte dei bronzisti permise la realizzazione di oggetti straordinari: quello sopra esposto, custodito al Museo Nazionale di Napoli, rappresenta un APPARECCHIO DA RISCALDAMENTO (fotografia Anderson).

L'antico bronzista ha saputo coniugare le esigenze tecniche di un'adeguata diffusione del calore con la pregevolezza estetica che si evidenzia in tutto quanto adorna il corpo cilindrico della stufa vera e propria: dalle zampe unghiute e ferine dei piedi di sostegno alla presa delle mani aperte che stringono il corpo del vaso, al gruppo dei lottatori avvinghiati sull'orlo del coperchio -per rafforzare il manico di presa visto che si trattava di una "stufa portatile"- al putto che cavalca il delfino.

Simile raffinatezza non era esclusiva solo di Roma o dell'area campana, per esempio di Stabia, Ercolano e Pompei donde provengono reperti come questo: il mercato aperto mondiale patrocinato dalla "pace romana" aveva reso possibile, per i più svariati percorsi mercantili, il traffico di pregiati oggetti di metallurgia e non anche nelle province più lontane.

E' certo che gli oggetti più raffinati finivano per essere appannaggio dei ceti più abbienti ma occorre dire che anche le classi medio basse potevano usufruire di una buona scelta di prodotti discreti (si può visualizzare questa LUCERNA DA TAVOLA o per quanto concerneva i ceti medi di Ventimiglia Romana vari tipi di semplici LAMPADE e LUCERNE come quelle tuttora custodite presso il CIVICO MUSEO ARCHEOLOGICO della città intitolato allo storico G. Rossi e così mirabilmente gestito dall'iIstituto Internazionale di Studi Liguri (di cui, per valore e disponibilità, piace ricordare qui la bravissima archeologa dott. Daniela Gandolfi ed il curatore del Museo dott. Fabio Piuma)
Certo non a tutti era fattibile illuminare la propria abitazione con LUCERNE DI QUESTO TIPO o valersi di una STUFA (come quella riportata ad inizio di questo testo) od ancora poter rischiarare a giorno la propria casa con LAMPADARIO siffatto, al pari delle lampade e della stufa provenienti dala ricca regione centroitalica della Campania.
Eppure a dimostrazione della DIFFUSIONE DEI COMMERCI, del MERCATO MONDIALE ROMANO (che sfruttava tra l'altro un per l'IMPONENTE IMPIANTO STRADALE) e della PROSPERITA' RAGGIUNTA ANCHE Da CENTRI RELATIVAMENTE PERIFERICI come fu VENTIMIGLIA ROMANA non si può non citare che dagli scavi della città son emersi oggetti di pregio straordinario come queste
********POSATE DI ECCELSA QUALITA'********
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