cultura barocca
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NELL' IMMAGINE SOPRA PROPOSTA SI VEDE IL FRONTESPIZIO DI UN'OPERA ALQUANTO RARA E SOSPESA TRA FILOSOFIA E MEDICINA, CON CUI, SECONDO LE INTERPRETAZIONI CORRENTI ANCORA AI PRIMI DEL XVIII SECOLO SI TENTAVA DI SPIEGARE CON LA TEORIA DEGLI AFFETTI, DELLE PASSIONI E/O DELLE INCLINAZIONI NATURALI CERTE PULSIONI EMOTIVE, SIA QUELLE RITENUTE ASSOLUTAMENTE NATURALI CHE QUELLE GIUDICATE DI ORIGINI PATOLOGICHE.
L'OPERA [DE ANIMI AFFECTIBUS SIVE PASSIONIBUS JUXTA PHISICEN ATQUE ANATOMIAM... (STAMPATA NEL 1758, SENZA INDICAZIONE DI PIAZZA E TIPOGRAFO)], PER LA SUA RARITA' E L'IMPLICITA ERUDIZIONE, VIENE QUI PROPOSTA DI SEGUITO AGLI STUDIOSI NELLA SUA INTEREZZA PARTENDO DALLA LETTERA DEDICATORIA CON CUI SI DICHIARA L'AUTORE GIOVANNI GIACOMO DE ROTA:
COSTUI SI PROPONE DI AFFRONTARE LA QUESTIONE ACCADEMICA IN VARIE SEZIONI FATTE PRECEDERE DA UNA PREFAZIONE METODOLOGICA.
L'OPERA (DI 41 PAGINE) RISULTA QUINDI UTILMENTE SUDDIVISA IN CAPITOLI LADDOVE IL PRIMO TRATTA DEL DE AFFECTIBUS IN GENERE, IL SECONDO DELL' AFFECTUM ENUMERATIO, IL TERZO DEL DE VARIETATE MOTUUM, QUI IN CORPORE SENTIUNTUR, DUM AFFECTUS NOS AGITANT, NEC NON DE SANGUINIS VEL SPIRITUUM COMMOTIONIBUS SINGULOS AFFECTUS EXCITANTIBUS, IL QUARTO STUDIA LA PHYSICA EXPLICATIO MOTUUM, QUI IN CORPORE NOSTRO SENTIUNTUR, DUM AFFECTIBUS AGITAMUR, INFINE IL QUINTO CAPITOLO VERTE SULLA DIBATTUTA QUESTIONE DEL DE PASSIONIBUS, QUAE SECUNDARIAE NUNCUPANTUR
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