cultura barocca
inform. B. Durante

Nel suo VOLUME su ROMA ANTICA l'erudito seicentesco G.B. CASALI [dopo aver analizzato vari altri aspetti ludici della cultura romana dal TEATRO AI LUDI SCENICI AI GIUOCHI DELL'ANFITEATRO NON ESCLUSE LE COMPETIZIONI DEI GLADIATORI] analizzando vari aspetti della civiltà classica, COME QUI SI LEGGE PASSA IN RASSEGNA LA VITA QUOTIDIANA CHE SI TENEVA NELLE TERME registrando (da pagina 314 a pagina 322) osservazioni utili ancora oggi e qui riproposte: merita altresì un'osservazione peculiare l'INCISIONE sopra qui proposta e recuperata tramite un disegno fattone dal vivo di un bassorilievo già custodito nei giardini, presso il monte Esquilino, di proprietà del cardinale Montalti noto estimatore e raccoglitore di oggetti antiquari.
La SCENA ha un valore emblematico in quanto permette di vedere all'opera degli inservienti dello STABILIMENTO TERMALE in cui sta facendo ingresso un personaggio.
Con chiarezza [oltre che varie figure di intrattenitori si nota un musicante (ma nemmeno mancavano donne musiciste oltre che cantanti): ma la musica e tante forme di spettacolo in epoca Cristiana massime se comportanti la presenza di attrici, mime e comunque donne solite esibirsi su un qualche palcoscenico, di Teatro ma non solo -sarebbero stati giudicati momenti riprovevoli destinati ad incentivare la lussuria] si vede un ADDETTO O SERVO GUARDAROBIERE (vestipiscus) che si affanna a togliere le scarpe del personaggio, onde non infanghino i pavimenti da custodire sempre nettati, mentre un altro vestipiscus si accinge a prendere le vesti del nuovo venuto.
Questi oggetti, non erano affidati mediamente alla custodia di singoli servitori (a meno che una persona agiata non si facesse accompagnare dai propri domestici): li custodivano appunto i dipendenti delle terme che li custodivano per il proprietario finché non decidesse di lasciare le terme e, a questo punto, pare abbastanza scontato, che in luoghi così affollati, e dove fosse facile confondersi, per la custodia ci si servisse di un GUARDAROBA che più che una cassa, un armadio od un cassettone era verisimilmente un LOCALE [per comparazione con le "Terme Suburbane di Pompei" si può avere un'idea di queste SOVRASTRUTTURE FUNZIONALI ALL'INTERNO DELLE TERME DI ALBINTIMILIUM] dove, per ritrovare senza contestazioni quanto depositato, era inevitabile che il ogni CLIENTE che vi avesse lasciato in deposito qualche suo indumento si avvalesse di una qualche MARCA o CONTRASSEGNO, quali si è ampiamente supposto potessero essere le TESSERE BRONZEE NUMERATE