in questa sarcina (che si può leggere scorrendone le pagine tramite i comandi posti a fine d'ognuna di esse) de Lo Scudo di Rinaldo I compare uno degli elenchi aprosiani di letterate in cui cui dedica uno spazio meritevole d'esser letto tuttora a Laura Cereta e Lucrezia Marinella
da cui emerge
quello che doveva essere l'epilogo per parte di Aprosio
[tramite la tormentata stesura e stampa stampa della Maschera Scoperta di Filofilo Misoponero(con qui nell'immagine il l'incipit del I manoscritto, quello genovese, cui seguì un II manoscritto fiorentino)]
della sua dura polemica con Suor Arcangela Tarabotti su femminismo e antifemminismo: polemica estesasi anche contro le interpretazioni patriarcali dell'epoca per cui l'istruzione della donna si dovesse limitare alla sola alfabetizzazione ed ad una elementare capacità di calcolo: il tutto, come contestato dalla Tarabotti, allo scopo di relegarla ad un immutabile ruolo subalterno finalizzato alla gestione dei fatti quotidiani della vita di casa
[Vedi qui la grande
Anna
Maria Schurmans per volere del potente bibliotecario
mediceo A. MAGLIABECHI dall'aprosiana Maschera Scoperta (primo manoscritto) surrogata nel secondo manoscritto che doveva essere il definitivo a pro di Camilla Bertelli ne' Martini di Nizza =
la bravissima Emilia (Emily) Biga ha individuato dopo secoli di oblio questa II redazione manoscritta ( su cui cui ben son motivate ad Aprosio le richieste e implicitamente le condizioni magliabechiane di damnatio memoriae a riguardo della Schurmanns ai fini di un contributo del bibliotecario mediceo alla stampa mai però avvenuta dell'opera) presso la biblioteca nazionale di Firenze l’ha quindi trascritta ed editata criticamente nel IV (1989) dei “Quaderni dell’Aprosiana”, Vecchia Serie, sotto titolo di: Una polemica antifemminista del ‘600
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