Il '600 nella Repubblica di Genova fu un secolo di violenze contro cui lo Stato spesso, come altri Stati del mosaico italiano, combattè spesso invano senza escludere la parimenti vana lotta per estirpare la radicata costumanza del ricorrere anche per futili motivi ai duelli o monomachie .
Tra le varie forme di violenza si riconoscevano in particolare la Violenza popolana e quella locale ,non di rado connessa connessa ad un feroce banditismo da strada e/o banditismo organizzato ed al riguardo è cosa poco nota che nel contesto di siffatte espressioni di aggressività uno dei simboli per così dire istituzionali stava una particolare arma IL COLTELLO ALLA GENOVESE (usato in particolare da personaggi ai limiti della legalità equivalenti ai BRAVI di manzoniana memoria che nel Dominio Ligure erano chiamati SCAVEZZI: peraltro il possesso del COLTELLO ALLA GENOVESE, aggirando i controlli polizieschi, si poteva giustificare per la tipologia dello stesso di detenerlo quale lecito STRUMENTO DI LAVORO sì che il suo possesso si difuse in tutta Italia sotto la definizione di "coltello all'uso genovese"
Inf. B. Durante (testo da raccolta privata)