Con questo sonetto che riassume la filosofia del MANIFESTO dopo i DUE SONETTI DI SCAMBIO POLEMICO TRA IL BONIFACCIO E L'ERUDITA EBREA si conclude l'operetta: O di vita mortal forma divina, Mente che l’uomo informi, in cui confina Stupido pur d’investigarti or cessi E per far paghi qui gl'umani petti,
E dell’opre di Dio mèta sublime,
In cui se stesso e ’l suo potere esprime,
E di quanto ei creò ti fe’ Reina,
L’immortal col mortale, e tra le prime
Essenze hai sede, nel volar da l’ime
Parti là dove il Ciel a te s’inchina:
Pensier che versa tra caduchi oggetti,
Che sol ti scopri allor ch’a Dio t’appressi.
Basti saper che son gl'Angeli stessi
A custodirti, ed a servirti eletti