Riproduzione/informatizzazione a cura di Bartolomeo Ezio Durante

Il CASTELLO DI PROCENO è una fortezza medievale del XII sec. sorta su una collina a guardia e protezione dell'antico borgo e delle vallate sottostanti, luoghi di confine e quindi di cruente battaglie. Il borgo medievale di Proceno si trova in una zona ricca di reperti etruschi e di monumenti romani, medievali e rinascimentali, a testimonianza delle presenze di antiche civiltà. Il Castello di Proceno è un raro esempio di fortificazione medievale; le sue strutture si presentano ai nostri occhi nella forma originale. La pianta, di forma pentagonale, include una torre maggiore e due torrette secondarie collegate tra loro da cammini di ronda e da un ponte levatoio. Il complesso include un Fortino collegato al castello da una parte della cinta muraria del borgo. In questa costruzione si trovano gli appartamenti Primavera, Estate ed Autunno. Gli ospiti hanno qui l'opportunità di godere della pace della campagna circostante e del panorama che, in un susseguirsi di boschi e colline, si estende fino al monte Amiata, e comprende anche il Casino di Caccia "Il Giulione" dei Signori del Castello. La piscina è situata in un'ampia zona erbosa con panoramici terrazzamenti collegati ai giardini del Castello da una serie di scale attraverso un parco di cipressi. Negli anni successivi Proceno dovette sottostare alla egemonia di Orvieto; fu quindi governato da varie signorie, tra le quali la più importante fu quella degli Sforza.
PROCENO
Proceno (VT) è un comune con 632 abitanti, dista dal Capoluogo circa 60 km.
Centro agricolo dei Monti Volsini, alle falde nord-occidentali del rilievo vulcanico. Sorge su un poggio digradante verso la confluenza del torrente Stridone con il fiume Paglia.
Di origine etrusca, come testimoniano i sepolcreti scoperti nelle vicinanze dell'abitato, vuole la tradizione che sia stato fondato da Porsenna nel secolo VI a.C. Nell'alto Medioevo fece parte del Marchesato di Toscana (secolo X) e fu ereditato dalla Chiesa dopo la morte di Matilde di Canossa nel 1115. Assoggettato al Comune di Siena alla fine del secolo XIV, appartenne poi agli Sforza .
Il nucleo più antico ha numerosi edifici medievali, in gran parte diroccati o rimaneggiati, tra i quali emerge la rocca, con torrioni e torri. Di fondazione medievale sono pure la parrocchiale, la Chiesa di Sant'Agnese e quella di Santa Maria del Giglio, largamente riprese in diversi periodi, con resti di strutture originarie e interessanti altari e decorazioni dal secolo XVI in poi (particolarmente notevoli sono gli affreschi cinquecenteschi di Santa Maria del Giglio). Meno alterata nella sua semplice struttura ogivale, ma in stato di abbandono, è la Chiesa di San Martino, con deperiti resti di una larga decorazione ad affresco coeva. Numerosi sono anche gli edifici con caratteri rinascimentali, tra cui il palazzo Sforza, eretto nella prima metà del secolo XVI e decorato verso la fine dello stesso, anch'esso in condizioni di deperimento. Infine, del periodo barocco resta una caratteristica chiesetta.
L'agricoltura (uva da vino, cereali e frutta) e l'allevamento del bestiame (bovini, ovini e suini) sono le principali fonti di reddito. Spicca tra i prodotti agricoli, la produzione di una varietà particolare di aglio rosso molto apprezzata.