INFORMAT. DI BARTOLOMEO DURANTE

Definito come principe degli Umanisti, Angelo Poliziano (il cui vero nome era Angelo Ambrogini), nacque a Montepulciano nel 1454. Poeta ed amico di Lorenzo il Magnifico (fu il precettore dei suoi figli), si impose per la sua prodigiosa cultura classica.
Testimonianza della sua grande passione per la lingua latina, sono le traduzioni dal greco del "Manuale di Epitteto", (successivamente tradotto in italiano da Giacomo Leopardi), del "Carmide" di Platone, della "Storia dell'Impero dopo Marco Aurelio" di Erodiano, e composizioni assemblate sotto il nome di "Sylvae" (o "Praelectiones" o "Inscriptiones").
Nel 1475 compose le "Stanze per la giostra di Giuliano de' Medici", per celebrare la vittoria in una giostra di Giuliano de' Medici e nel 1480 divenne professore di letteratura Greca e Romana.
In questo stesso anno rappresentarono a Mantova una delle sue opere più grandi, l'Orfeo, primo saggio di dramma regolare.
Cinque anni prima della sua morte, il Poliziano creò la sua opera più colta, "Miscellanea", nella quale criticò gli autori antichi, colpevoli di aver influenzato troppo fortemente gli studiosi successivi.
Fu squisito cesellatore del "verso", che inaugurò la grande poesia del Rinascimento.
Il Poliziano morì a Firenze nel 1494. A quattro anni dalla sua scomparsa, Aldo Manuzio pubblicò a Venezia la prima edizione delle sue opere.
[Note biografiche a cura di Mariagrazia Fraternali]