Inf. Durante

St. 10939-41, BRAUN GEORG, Civitates orbis terrarum Coloniae, Apud P. Gallaeum, Antuerpiae, 1572-1618. - Incisori: Franciscus Hohenbergius (Franz Hogenbergh?), Simon Van den Noevel detto Novellanus = Tav. 31 - Groninga (Paesi Bassi)











La storia dell'Università di Groeningen non è molto diversa da quella delle altre istituzioni. Ci sono stati periodi migliori e meno buoni, ma non è mai venuta meno la voglia di occupare un ruolo primario nell'insegnamento e nella ricerca.
Nel 1614 l'Università Provinciale della Città e della Nazione iniziò i suoi lavori sotto la guida di Ubbo Emmius, il primo rettore, cui fu dato il compito di assumere i migliori docenti per le prime quattro facoltà: Teologia, Legge, Filosofia e Medicina. A quei tempi l'ateneo contava circa 100 iscritti l'anno, grazie anche al favorevole regime fiscale che attrasse molte persone da tutta la nazione.
Alla fine del 17° secolo la situazione peggiorò: a causa delle tensioni interne tra professori non venne nemmeno celebrato il primo centenario. Ma nel 1797 la situazione migliorò anche grazie alla fondazione dell'ospedale universitario, che contava all'apertura appena otto posti letto.
Con l'avvento di un nuovo re nel 1815 Groeningen, insieme a Leiden ed Utrecht, divenne università di Stato. Ci furono dei periodi bui in cui l'ateneo venne ripetutamente minacciato di chiusura: nel 1870 il Parlamento stava decidendo in tal senso, ma venne dissuaso dagli abitanti della città, che ormai sentivano l'università come un'istituzione troppo radicata. Grazie soprattutto alla pressione dei cittadini laureatisi, appoggiati dai professori, nel 1876 l'Atto di Itruzione Superiore diede sicurezza di un lungo periodo di tranquillità. Iniziò la crescita con la costruzione di nuove facoltà, crescita che ebbe la spinta decisiva dopo la fine della II guerra mondiale.