Inf. B. Durante

Brugge: Città del Belgio nordoccidentale, capoluogo della provincia della Fiandra Occidentale, con 116.559 ab. (2001). Situata in una pianura presso il mare del Nord, è unita da canali a Ostenda, Gand, Zeebrugge e Sluis. Ha industrie cantieristiche, elettromeccaniche, del vetro, e vi è diffuso l'artigianato dei filati e dei merletti; importante il turismo. È città di aspetto medievale, e conserva una cattedrale gotica (S. Salvatore) dei secc. XIII-XV, la basilica romanico-gotica del Santo Sangue (secc. XII-XVI), le chiese di Notre-Dame (secc. XIII-XVI) e di S. Giacomo, fondata nel 1180. Celebre il convento del béguinage, creato nel 1245. Fra gli edifici civici spiccano il palazzo delle Halles (sec. XIII) con tipico beffroi (1282-1482) alto 80 m, il municipio (1376-1420), il palazzo di Giustizia (sec. XVI), il palazzo Gruuthuse (1400-72), l'ospedale di S. Giovanni, fondato nel 1188. I musei offrono testimonianza della scuola pittorica fiamminga fioritavi nel sec. XV (rappresentata da van Eyck, van der Goes, G. David, H. Memling).
La città fu scelta verso la fine del sec. IX come residenza da Baldovino I conte di Fiandra, che vi fece costruire una roccaforte in testa ad un ponte sulla Reye, una piccola laguna. Dal termine fiammingo brugge, ponte, deriva appunto il nome alla città. Situato vicino al mare, cui era unito dallo Zwyn, un braccio di mare, il borgo che si formò attorno al castello prosperò divenendo un importante centro di commercio e di lavorazione della lana. Autonoma per lungo tempo, nel 1384 passò sotto il dominio dei duchi di Borgogna, che portarono la città al massimo splendore. La decadenza di Bruges iniziò nella seconda metà del Quattrocento, per l'interramento dello Zwyn, lo sviluppo di Anversa e la decadenza dell'industria laniera fiamminga. Bruges ha ripreso impulso solo agli inizi del sec. XX con l'apertura di un canale verso il porto di Zeebrugge.