riproduzione e informatizz. B. Durante

La Borago officinalis (Borragine) è una pianta della famiglia delle Boraginaceae.
La pianta è originaria dell'area mediterranea, dove cresce tuttora in forma spontanea. Viene coltivato in tutte le regioni temperate del globo. Il nome deriva dal latino "borra" (tessuto di lana ruvida).
Pianta perpetua, può raggiungere l'altezza di 1 metro. Ha foglie verdi-scure lunghe 10-15 cm che presentano una ruvida peluria. I fiori presentano cinque petali, disposti a stella, di colore blu-viola ed al centro sono visibili le antere derivanti dall'unione dei 5 stami. I fiori sono penduli in piena fioritura e di breve durata. Hanno lunghi pedicelli. Le foglie ovali ellittiche con lungo picciolo. Le foglie giovani sono variamente impiegate in cucina: in insalate, minestroni, semplicemente bollite con olio e limone, oppure come ripieno di ravioli. In alcuni paesi si ricava un olio dai semi. Talvolta vengono usati anche i petali.
Nella medicina popolare vengono utilizzate le foglie e le sommità fiorite.
Fin dall'antichità la pianta ha fama di svegliare gli spiriti vitali (Plinio: "Un decotto di borragine allontana la tristezza e dà gioia di vivere"). Viene utilizzata per abbassare febbre e calmare la tosse secca. È nota anche come diuretico ed emolliente (quest'ultima proprietà sarebbe dovuta alla presenza di mucillagini). L'olio, ad alto contenuto di acido linolenico, ottenuto dai semi soprattutto per spremitura a freddo, è impiegato nel trattamento degli eczemi e di altre affezioni cutanee, per via delle proprietà antiinfiammatorie.
Attualmente l'uso terapeutico della borragine viene sconsigliato sia per l'insufficienza delle evidenze mediche ma soprattutto per il fatto che i petali e le foglie contengono alcaloidi pirrolizidinici che hanno proprietà epatotossiche e cancerogene. Per la stessa ragione si consiglia di non utilizzare la borragine come alimento. Non vi sono invece problemi di tossicità nell'assunzione dell'olio grasso da spremitura dei semi, che non contiene alcaloidi pirrolizidinici.
[Estratto da wikipedia - l'enciclopedia on line]