cultura barocca
informatizzazione a cura di B. Durante RIPRODUZIONE DA ORIGINALE IN BIBLIOTECA PRIVATA

DOPO IL CROLLO DEL MERCATO APERTO DELL'IMPERO ROMANO E LA SCOMPARSA LA RETE VIARIA IMPERIALE IL PERCORSO SU QUESTE "VIE SIA DI TERRA CHE DI MARE" ERA COME UN' AVVENTURA ESTREMA DA "CORTE DEI MIRACOLI" CHE TALORA, A FRONTE DELLE MISERE PAGHE, TEMEVANO DI AFFRONTARE PERSINO LE FORZE DELL'ORDINE, I GIUSDICENTI, LA POLIZIA E SU CUI S'AVVENTURAVANO NON DI RADO I SOLI CACCIATORI DI TAGLIE ALL'INSEGUIMENTO DI RIBELLI, ESILIATI, BANDITI .... ED ANCHE DI ... SEDUTTORI INADEMPIENTI ECC. E PER QUANTO RELIGIOSI ANCHE GLI ERUDITI VENTIMIGLIESI ANGELICO APROSIO E DOMENICO ANTONIO GANDOLFO EBBERO OCCASIONE DI ESPERIMENTARE O QUANTOMENO VISUALIZZARE I RISCHI CHE SI MANIFESTAVANO NEI LUOGHI MENO VIGILATI, SI' DA OPTARE PER FREQUENTI SOSTE DAL CREPUSCOLO ALL'ALBA ANCHE IN COMUNI TAVERNE, DOVE PURE NON MANCAVANO IN CERTI PERIODI PERICOLI DI VARIO TIPO COME EBBE MODO DI CONSTATARE L'APROSIO (DA P. 100 FINE IN POI, LE PAROLE EVIDENZIATE SONO ATTIVE).
TRA I CRIMINALI (VEDINE QUI L'INDICE) COSI' NUMEROSI DA INDURRE I RICCHI A FAR FORTIFICARE E GUARDARE (VEDI MAPPA) DA ARMATI LE LORO PROPRIETA' SE ISOLATE OD EXTRA MOENIA
SI PUO' TUTTAVIA GIUDICARE, PER CHI VIAGGIASSE ANCHE CON SCORTA, UNO DEI TIPI DI PIU' TEMUTI ERA COSTITUITO DAI
*************MANTICULARII (TAGLIABORSE CHE SI POTREBBERO PERO' DISTINGUERE TRA DIURNI E NOTTURNI, CERTO I PIU' PERICOLOSI)*************
DELINQUENTI IL CUI AMBIENTE IDEALE ERANO PROPRIO LE STRADE DESERTE E CONTRO CUI, DOPO TANTE ALTERNE VICENDE, SI ERANO BEN ATTREZZATI I FREQUENTATORI ISTITUZIONALI DI QUESTE VIE COME I MULATTIERI (ALLA MANIERA CHE QUI SI VEDE ED ANCHE PER VIA DEL FORMIDABILE CONNUBIO UOMO, CANE, MULO EFFICIENTE SIA CONTRO I CRIMINALI CHE I TANTI PREDATORI DEL MONDO ANIMALE: IL LUPO SOPRATTUTTO CHE COME CI NARRA LA STORIA NON MANCO' DI ATTACCARE CON GLI ANIMALI ANCHE L'UOMO SCENDENDO SIN SUI PERCORSI COMMERCIALI)
COME SI EVINCE DA QUANTO SOPRA SCRITTO ALCUNI MANTICULARII (CHE NON A CASO ABBIAMO DEFINITO "NOTTURNI") PREFERIVANO ASSALIRE NEL BUIO DELLA NOTTE RICCHI VIANDANTI ISOLATI CHE IN GENERE ABBANDONAVANO, SENZA VITA O NON, PRIVI DI TUTTO, COMPRESI I VESTITI DI CUI SI APPROPRIAVANO PER RIVENDERLI (NEL MISOGINO SCUDO DI RINALDO I ANGELICO APROSIO, REPUTA SOPRATTUTTO LE DONNE SCHIAVE DEL LUSSO ANCHE NELLE VESTI, MA NON SI ESIME DALL'ATTACCARE ANCHE GLI UOMINI, RELIGIOSI COMPRESI, REI DI ESSERSI LASCIATI CORROMPERE DAL LUSSO ANCHE NELL'ABBIGLIAMENTO OLTRE CHE NELLA COSMESI ).
PROPRIO PER IL LORO MODO ISOLATO DI AGIRE NELLE TENEBRE, UN POCO ALLA MANIERA IN CUI SI MUOVEVANO ALCUNI PREDATORI DEL MONDO ANIMALE, FURONO PROPRIO I MANTICULARII AD ALIMENTARE LA
LEGGENDA ASSASSINA DELL'UOMO NERO (CHE -ANCHE PER SINERGIA FRA IGNORANZA E SUPERSTIZIONE- FINI' PER ACQUISIRE COME QUI SI VEDE CONNOTATI BESTIALI, DEMONIACI, PRETERNATURALI E VAMPIRESCHI).

Il governo genovese, di fronte alle cinquecentesche innovazioni costituzionali che comportarono "un lavorio continuo e pressante per arrivare a superare le disposizioni nuove, rimettendo in piedi il sistema penalistico del 1556 (1557)".
A riguardo di questo "lavorio", dapprima abbastanza delicato poi sempre più intenso, pare chiarificante la Relazione alla legge di riforma criminale approvata dal Maggior Consiglio il 27 novembre 1587 ove si legge:" Ognuno può manifestatamente conoscere che la giustizia criminale in questa città, almeno da alcuni anni in qua, è debilitata non poco, anzi se dir si può, lacerata grandemente; cosa degna più presto di commiserazione che di meraviglia poscia che le leggi ultimamente riformate (la Costituzione del 1576) abdicandovi ogni sopraintendenza da chi amministra la Repubblica e chi è membro suo, l'ha totalmente commessa in mano di tre Dottori che in essa non hanno alcuno interesse e verisimilmente non molto amore (in Archivio di Stato di Genova, Archivio Segreto - Propositionum, Mazzo q, n. 198).
Da questa sanzione derivò il testo qui integralmente riprodotto, già riduttivo, di ALCUNE RIFORME O CAPITOLI CIRCA LA GIUSTIZIA CRIMINALE DI GENOVA (approvato il 30 giugno 1587 in "Minor Consiglio"> nuovamente discusso e revisionato fino alla definita approvazione del "Maggior Consiglio al settembre del 1587"> 42 art. per 10 pp., "Dal Palazzo Ducale à 27 di Novembre 1587/ Nella Cancelleria del N. Gio. Giacomo Merello Cancelliere e Segretario/ "[pubblicati e banditi a suono di tromba in Banchi di Genova] "da Gieronimo Bavastro cintraco publico" > in folio a stampa senza indicatori tipografici): "Essendo la giustitia la vera base, e fondamento di tutti li stati, come che castiga i rei, salva i buoni, & conserva il suo ad ogn'uno; & vedendo il Serenissimo Sig. Duce, gli Eccellentissimi Gevernatori, & Illustrissimi Procuratori della nostra Repubblica, che essa giustitia almen criminale in questa città di Genova è da anni in quà molto debilitata, e sconquassata, e che perciò assai delitti se ne vanno quasi impuniti à gloria de tristi, e scelerati, & a danno e pregiuditio dell'universale; Et desiderando lor Signorie Serenissime di andarla fortificando in maniera, che un giorno consegua il vero, e la città insieme riceva quel frutto, che dalla buona amministratione della giustitia si deve aspettare, hanno per ora coll'intervento del minore, e maggior consiglio, e per li dovuti termini fatte le seguenti riforme, ò capitoli, e deliberato, statuito, & decretato in conformità di essi da durare per un saggio tre anni prossimi d'avvenire. E prima che la giustitia criminale resti appoggiata alla Rota, come è al presente senza però pregiudicio d'ogni facoltà, & balia che per le leggi compete al Serenissimo Senato, & à gl'Illustrissimi Procuratori, & ad ambi li Serenissimi Collegi [interventi ascritti al Senato contro la criminalità organizzata = vedi qui le norme sulle armi, specialmente sulle "armi proibite"], & parimente senza derrogare à quell'auttorità che hanno li altri Magistrati della città".
Una valenza non dissimile ebbero poi le RIFORME PER LA GIUSTIZIA CRIMINALE - qui integralmente digitalizzate - edite nel 1605 per i tipi del genovese tipografo Pavoni - dalla cui lettura si evince un ulteriore passo avanti del Governo nelle sue distinte emanazioni nel controllo dei Giudici Rotali.