Riprod./Informatizzaz. a cura di Bartolomeo Ezio Durante

Hadrianus Junius (1511-1575) è il nome latinizzato dell'umanista ed erudito olandese nato ad Hoorn Adriaan de Jonghe. Egli studiò a Lovanio e Bologna, poi lavorò quale precettore e medico della nobiltà felsinea: lo stesso lavoro svolse poi a Parigi e Londra.
Rientrò nei Paesi Bassi nel 1550 trascorrendovi operosamente.
Tra le sue pubblicazioni si riscontrano manuali linguistici, quali gli Adagia (1558) e soprattutto il monumentale, eruditissimo lessico Nomenclator (1567) [Nomenclator, omnium rerum propria nomina septem diuersis linguis explicata indicans; multo quam antea emendatior ac locupletior; ... Auctore Adriano Iunio medico. Cum indice locupletissimo, Francofurti : apud Ioannem Saurium, impensis haeredum Petri Fischeri, 1596, - 8, 545 i.e. 543, 73 p. ; 8o - localizzazioni italiane: Biblioteca nazionale centrale - Firenze - Biblioteca comunale Labronica Francesco Domenico Guerrazzi. Sezione dei Bottini dell'olio - Livorno Biblioteca nazionale centrale Vittorio Emanuele II - Roma].
Hadrianus Junius stese inoltre un importante lavoro storico su Olanda e Batavia (pubblicato postumo nel 1588).
Hadrianus Junius a Bologna conobbe poi uno dei padri dell' emblematica cioè Andrea Alciato e ne fu personalmente conquistato: l'erudito olandese entrò quindi in contatto personale con Joannes Sambucus, che viaggiò per i Paesi Bassi del sud in 1563-1564.
In una sua una lettera Sambucus elogiò apertamente gli emblemi di Junius: questi al pari di Sambucus, Junius utilizzò la forma dell'emblema come strumento per rinforzare la sua rete sociale, ed anche per questo dedicò il suo lavoro ad Arnoldus Cobelius, tesoriere della provincia dell'Olanda e richiese diciannove diversi emblemi a politici, diplomatici ed umanisti importanti dell'epoca.
La prima edizione di 1565 dell'opera sugli Emblemi risale al 1565: la versione lLatina è stata ristampata sei altre volte, nel 1566, 1569, 1575, 1585 da Plantin e quindi dal officina Raphelengiana nel 1595 e nel 1596.
Ancora, come nel caso di Sambucus, Plantin incaricò poi Marcus Antonius Gillis van Diest di allestire una traduzione olandese e Jacques Grévin allo scopo di produrne una versione francese entrambi editate nel 1567.
L'edizione in francese successivamente fu ristampata due volte, nel 1570 e nel 1575, mentre quella olandese fu rieditata solo nel 1575.
Opera base dell'emblematica di Hadrianus Junius è comunque quella titolata Emblemata..., Anversa, per Christophe Plantin, 1565: vi si trovano 58 emblemi, accompagnati dalle illustrazioni dell'intaglio in legno. rono ideate e finalizzate da Geoffroy Ballain e da Pieter Huys, mentre incisori furono Gerard Janssen van Kampen e da Arnold Nicolai.
Ogni emblema, ciascuno in bordi tipografici finemente arabescati, consiste di un motto, di un'illustrazione e di un epigramma.